Alla fine, ecco le (lunghe) risposte dei candidati alle primarie del centrosinistra in tema di scienza, organizzate con cura sul sito di Le Scienze. Va rimarcato con piacere come tutti e 5 i candidati abbiano dedicato risorse e tempo per soddisfare una richiesta giunta da un numero esiguo, ancorché agguerrito, di cittadini e che lo abbiano fatto accettando regole del gioco (scadenze, forma delle domande, modalità di divulgazione) decise e concordate da quegli stessi cittadini. Evidentemente questo tipo di temi non è considerato orfano e si sente il bisogno di motivare le proprie posizioni al di là di fantomatici programmi e relativi slogan. Analoghe domande verranno poste ai candidati alle primarie degli altri schieramenti e successivamente ai candidati alle elezioni politiche, il tutto sarà poi coordinato attaverso un sito web dedicato, esterno a gruppi editoriali, che diventerà operativo nelle prossime settimane.
Qualche commento sull’iniziativa e non sulle riposte (sulle quali la deriva caciaron-dietro-ideo-logica è quasi inevitabile, ogni navigatore senziente può farsi la propria opinione senza bisogno di guru): l’obiettivo non era quello di scoprire se il candidato x era un sostenitore della disciplina y, quanto piuttosto verificare l’approccio a temi di interesse pubblico con un forte contenuto tecnologico e scientifico. In altre parole, l’intento era verificare se e quanto i candidati conoscono il meccanismo con cui opera la validazione scientifica, se sanno che tipo di evidenze propone la scienza e se e quanto tali criteri sono per loro opportuni nel discriminare cosa è giusto fare per il bene della collettività e cosa no. Anche se può essere ostico da accettare in una società prona ai manicheismi come la nostra, in questo caso conta più il percorso logico seguito dal candidato nel rispondere che la risposta in sè, perché rivela il criterio con cui verranno operate anche altre scelte che ci riguardano (forse anche più importanti).
Per chi volesse, domattina alle 11.00 RadioTre Scienza dedicherà uno spazio alla discussione di queste domande ed al percorso condiviso che ha portato alla loro formulazione, nato da un’idea di Moreno Colaiacovo e Marco Ferrari.